venerdì 22 febbraio 2019

Tecnologie e disabilità

Le tecnologie possono aiutare nella didattica rivolta a persone con disabilità o con bisogni specifici.

Nella scuola dell'infanzia, un bambino non vedente, potrebbe fare fatica a sentirsi accettato. E qui si dovrebbe far fronte ad una sua difficoltà per esempio nell'orientarsi all'interno della struttura, indipendentemente da ogni tipo di situazione. E qui abbiamo abbattuto i nostri limiti con l'invenzione di un braccialetto sonoro in grado di consentire ai bambini non vedenti di migliorare la percezione spaziale.

Il braccialetto si chiama ABBI, Audio Bracelet for Blind Interaction, nato dall'omonimo progetto coordinato di Monica Gori, psicologa e ricercatrice del Dipartimento di Robotica.
Questo braccialetto ha come scopo di semplificare la vita del bambino permettendogli di muoversi liberamente negli spazi circostanti, proprio come tutti gli altri bambini.


1 commento:

  1. Fortunatamente lo sviluppo tecnologico permette di fornire aiuti concreti, in risposta a diversi problemi.
    Non conoscevo l'esistenza di questo braccialetto, trovo che sia una scoperta tecnologica molto utile soprattutto nell'ambito della scuola dell'infanzia, che come dici tu rappresenta uno dei primi ostacoli che i bambini non vedenti si trovano ad affrontare. Speriamo che con il passare del tempo le attuali tecnologie si sviluppino ulteriormente in modo tale da arginare, per quanto possibile, i vari problemi che ci circondano.

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